Il gruppo tedesco ha fornito qualche dettaglio sul nuovo polo petrolchimico da 10 miliardi di dollari che sorgerà a Zhanjiang, nella provincia di Guangdon.
21 maggio 2019 11:46 All’apertura di Chinaplas - in programma da oggi fino al 24 maggio a Guangzhou - BASF ha fornito qualche dettaglio sul nuovo polo petrolchimico da 10 miliardi di dollari che sorgerà di Zhanjiang, nella provincia cinese di Guangdong, annunciato nel luglio dell’anno scorso. Una volta completato in fasi successive, sarà il terzo impianto chimico del gruppo tedesco a livello mondiale (Verbund) dopo quelli di Ludwigshafen e Anversa, il secondo in Cina. Nelle intenzioni del gruppo tedesco, il nuovo complesso ospiterà un cracker con capacità di un milione di tonnellate annue di etilene affiancato da impianti per intermedi e specialità chimiche, tra cui polimeri. I primi impianti - ha dichiarato ieri Stephan Kothrade, Presidente della divisione Functions Asia Pacific di BASF e CEO di Greater China - entreranno in funzione nel 2022 e saranno dedicati alla produzione di compound tecnici e poliuretani termoplastici (TPU). Nel primo caso è prevista una capacità addizionale pari a 60mila tonnellate annue di tecnopolimeri, che porterà quella totale nella regione Asia Pacifico ad oltre 290.000 t/a. Saranno implementati sistemi di smart manufacturing tra cui imballaggio automatico dei prodotti, controlli di processo avanzati e veicoli a guida autonoma per il trasporto interno. Non sono invece stati forniti dettagli e capacità del secondo impianto, quello destinato ai poliuretani termoplastici. Per gestire il nuovo polo di Zhanjiang è stata costituita una nuova società, BASF Integrated Site (Guangdong) Co. Ltd (BIG), interamente controllata da BASF.
Il gruppo tedesco ha fornito qualche dettaglio sul nuovo polo petrolchimico da 10 miliardi di dollari che sorgerà a Zhanjiang, nella provincia di Guangdon.